Lo sport come arma vincente contro bullismo e cyberbullismo

Nella scuola italiana il 25 per cento dei ragazzi lamenta di essere bullizzato mentre nel mondo si stima che siano 246 milioni i bambini e gli adolescenti vittime di una qualche forma di bullismo. Il 7 febbraio si è celebrata la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ricorrenza che dal 2017 pone l’attenzione su una piaga ancora troppo diffusa che dalle realtà scolastiche si è estesa anche alla Rete. Bullismo e cyberbullismo rimangono una delle minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale.

Secondo una ricerca dell’Osservatorio (in)difesa aggiornata al 2022, sei adolescenti su dieci hanno assistito ad atti di bullismo e/o cyberbullismo. Quasi la metà degli adolescenti ha vissuto sulla propria pelle atti di bullismo da parte di compagni mentre il cyberbullismo colpisce di più le ragazze: il 12,4% delle giovani ammette di esserne state vittima, contro il 10,4% dei ragazzi. 

Nello specifico, che cos’è il bullismo? Si tratta di un comportamento aggressivo, violento, fisico e/o verbale, intenzionale e prolungato nel tempo nei confronti di una vittima incapace di difendersi. 
Qualche esempio? Prendere in giro e deridere qualcuno, picchiare un compagno più piccolo, tormentare via chat con messaggi o foto insultanti. Dalle vittime viene denunciato il profondo dolore provato per le discriminazioni a causa dell’orientamento sessuale, offese razziste, body shaming, atti di denigrazione, violenza e incitazione al suicidio.

Il bullismo si combatte prima di tutto sul suo territorio, cioè a scuola, ma non solo. L’altro importante alleato è lo Sport, che insieme alla scuola e alla famiglia, è da sempre un pilastro della formazione giovanile. Proprio dal suo ruolo si dovrebbe partire per contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Lo Sport e gli sportivi possono essere uno stimolo positivo per prevenire questi fenomeni, e anche per aiutare le vittime ad aprirsi, ad essere più estroverse e ad avere una maggiore sicurezza in sé stesse.

L’attività sportiva sana e lontana da interessi economici e obiettivi irraggiungibili è un alleato fondamentale nella lotta al bullismo per il suo indubbio valore sociale ed educativo. La palestra o un campo sportivo rappresentano un ambiente sereno, sincero, leale, una positiva valvola di sfogo per scaricare quelle tensioni che altrimenti esploderebbero in cattivi atteggiamenti.

Inoltre educare allo sport significa formare nuovi cittadini consapevoli e responsabili, capaci di scendere in campo contro violenza ed esclusione.

Lo sport quindi come maestro di vita e mezzo di aggregazione per “fare squadra”, per puntare sulla crescita personale e l’autostima. Con i suoi principi e le sue regole, lo Sport è uno dei mezzi più efficaci per prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo.

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